Sai perché dall’inclusione sociale prende forza la Comunità?
La Comunità, per me, è un mare fatto di tante gocce d’acqua di diverse dimensioni (che siamo noi) dove ognuna, a modo suo, contribuisce a renderlo più “ricco” e più grande; singolarmente esse potrebbero fare poco, ma tutte unite hanno una grandezza ed una forza infinita.
ll peso della vita viene portato tutti insieme, non ci sono massi insormontabili, perché uniti si può affrontare qualsiasi difficoltà o avversità. La persona oppressa dal dolore di una mancanza, una perdita, una fragilità, può vedere i suoi sogni infranti, ma in realtà non è così, la storia non è mai finita. In una Comunità dove c’è attenzione premurosa all’altro, ai dettagli, il silenzio della vita può essere rotto dalla gioia di vedere rotolare via le pietre che ci ostacolano, mostrando in ognuno di noi un cambiamento inaspettato.
Cos’è una Comunità inclusiva?
Una Comunità inclusiva si articola in azioni comuni e integrate tra soggetti diversi, istituzioni e territorio, determinate da principi comuni di cittadinanza, riconoscimento dei diritti della persona, rispetto delle differenze, costruzione di spazi per l’incontro, e cura dei bisogni. Si creano nuove condizioni per animare la società e costruire il bene comune, definendo nuove regole di cooperazione tra pubblico e privato. Tutta la Società è chiamata a dialogare in modo approfondito, per trovare la via della prosperità inclusiva (senza scarti). I leader dell’impresa e della politica, i vari rappresentanti della società civile, educatori, e ricercatori delle diverse aree, devono sviluppare nuove opportunità per tutta la base sociale, senza lasciare ai margini gli esclusi. Si deve pensare non solo all’assistenzialismo della persona, ma a dare l’occasione per fare emergere il suo “essere”, le sue potenzialità. Sì, le potenzialità, perché ciascuno di noi ha delle potenzialità da offrire agli altri e che potrebbero migliorare la propria e l’altrui vita, basta offrirgli l’occasione per poterlo fare.
Attraverso il contributo di ciascuno si cerca di delineare non un prodotto ma il processo entro cui si snodano le pratiche possibili e la costruzione del bene comune, ripensando un atteggiamento mentale collettivo, inclusivo e di crescita comune.
Cosa significa “Bene Comune”?
Il tema bene comune è molto ampio, esso rimanda al concetto di comunità, ovvero dove finisce l’io e abbraccia il noi. L’individuo è parte di un mondo che tende essenzialmente alla comunione; la parola che lo tiene unito è altruismo che contamina la comunità nel suo insieme. Impegnarsi per il bene comune, quindi, è prendersi cura dell’altro, offrirgli un luogo familiare, autentico, in cui dimora la differenza, intesa quale opportunità, accogliendola e potenziandone le capacità.
Il concetto di bene comune sottolinea il processo di partecipazione, che è esso stesso un bene comune. L’azione condivisa, ispirata ai valori della solidarietà e della giustizia sociale porta al bene stesso di tutta la comunità. Chi si impegna per il bene comune ha l’opportunità di guidare il cambiamento alla luce di alcuni valori fondamentali condivisi come: il rispetto della vita e della dignità umana, l’uguaglianza dei diritti, la giustizia sociale, la diversità culturale, la solidarietà internazionale e la responsabilità condivisa per un futuro sostenibile.